La storia di Armida e Rinaldo, i due protagonisti del famoso poema Gerusalemme Liberata scritto dal poeta, scrittore e drammaturgo italiano Torquato Tasso e pubblicato nel 1575, racconta di una storia d’amore e magia ambientata all’epoca della fine della Prima Crociata, dove durante l’assedio di Gerusalemme gli scontri in atto tra i cristiani e i mussulmani erano più accesi che mai.
Il protagonista maschile Rinaldo è un Paladino reso famoso dall’epica medievale francese, infatti questo personaggio è molto conosciuto sia nelle storie d’armi sia nelle leggende risalenti all’epoca carolingia, mentre la protagonista femminile Armida è un personaggio inventato dal poeta Torquato Tasso, che la descrive come una maga di grande bellezza che, un po’ come la Maga Circe nell’Odissea, rappresenta la seduzione che tramite la magia può diventare così tanto peccaminosa da riuscire a far abbandonare alle persone la razionalità.
Ma chi era Armida? Come viene descritta da Torquato Tasso nel suo poema? Quando e perchè si invaghisce di Rinaldo? Scopriamolo insieme in questo articolo.
Chi era Armida?
La maga mussulmana Armida è la nipote del signore di Damasco Idraote, nel suo poema Torquato Tasso la descrive come una giovane donna che possiede una bellezza tanto rara quanto incantevole, dai lunghi capelli ricci e biondi, dalla carnagione molto chiara e con le labbra di colore rosso, inoltre sulla base di questa descrizione lo stesso Tasso ha definito Armida come la donna più bella che sia mai vissuta sulla faccia della Terra. Anche se è una fanciulla molto giovane Armida è dotata di un animo vigoroso e di un’intelligenza vivace ed esperta, oltre ovviamente a possedere anche un grandissimo telento nel padroneggiare le arti magiche che la porta ad essere addirittura più brava dello zio Idratore, inoltre Armida ha anche un carro magico volante che ricorda quello di Ismeno.
Torquato Tasso descrive Armida come un’astuta malipolatrice che possiede un carattere molto spigliato, che le consente sia di simulare i propri sentimenti sia di avere una parlantina molto abile, nonostante questo però la giovane donna è facile preda di emozioni trascinanti che possono anche essere incontrollate.
Quando e perchè Armida si invaghisce di Rinaldo
Il poema Gerusalemme Liberata narra le vicende dei Cristiani impegnati nella battaglia della Crociata in difesa del Santo Sepocro e ad Armida, che è un abilissima maga mussulmana, viene dato il compito di distogliere l’attenzione dei guerrieri dalla guerra in corso e ci riesce entrando nel campo Cristiano utilizzando uno stratagemma, ovvero utilizzando l’espediente della richiesta di aiuto, in questo modo Armida, dopo molti pianti e lamenti, riesce ad ottenere da Goffredo di Buttiglione, il capo del campo, che le venga affidata una guarnigione di dieci dei soldati più valorosi che possano aiutarla nell’impresa di rinconquistare il regno perduto di Damasco.
A questo punto giovane donna, con l’aiuto della magia, cerca di ammaliare i cavalieri però durante la preparazione del sortilegio qualcosa non va come dovrebbe e Armida, rimasta vittima del suo stesso incantesimo in quanto le si ritorce contro, finisce con l’innamorarsi del valoroso Paladino Rinaldo. Il prode guerriero dal canto suo si dimentica della battaglia e segue Armida sulla nave Fortuna che porterà i due innamorati oltre le Colonne d’Ercole, per approare sulle Isole Fortunate situate nel ben mezzo dell’Oceano dove si stabiliranno a vivere in un castello circondato da un giardino che al suo interno contiene eterne delizie. L’idillio dei due amanti finisce con l’essere spezzato da due Crociati, che riuscendo a far vedere a Rinaldo la propria immagine riflessa tramite uno scudo magico mettono fine all’incantesimo, rendendosi conto della propria degradazione il prode Paladino ritrova il senno e lascia il castello circondato dal giardino incantato, Armida cerca di dissuaderlo a non abbandonarla, prova anche a sedurlo ma Rinaldo non le da retta e la lascia sull’isola da sola e in preda alla disperazione.
I due innamorati si rincontrano nel corso dell’atto finale della guerra, Armida vorrebbe vendicarsi uccidendo Rinaldo ma alla fine il suo amore per il prode Paladino prende in sopravvento, così la giovane donna scappa e tenta di suicidarsi, Rinaldo, non riuscendo a restare indifferente nei confronti di Armida, riesce non solo a convincerla a non suicidarsi ma le chiede di convertirsi alla religione Cristiana, riuscendo in questo modo a salvarla in senso assoluto.