Sono sempre di più le ricerche sul web dedicate ai prestiti senza busta paga che, secondo alcuni, sarebbero erogati da Poste Italiane, Compass, Findomestic, Monte dei Paschi di Siena e altre banche o finanziarie. Ma qual è la verità? Volendo smentire una volta per tutte alcune falsità che girano sul web cerchiamo, oggi 1 Aprile, di fare un po di chiarezza sull’argomento. Non sono molte le banche e le finanziarie che erogano prestiti per chi non dispone di una busta paga a tempo indeterminato. Tra questi spicca, sicuramente, Poste Italiane che permette, in varie forme, di accedere a dei piccoli finanziamenti anche in assenza di un reddito continuativo. Fondamentale, infatti, è fornire comunque una garanzia alternativa che permetta all’istituto di credito di poter avere delle rassicurazioni sulla possibilità di pagamento del richiedente.
In alternativa al prestito Banco Posta è possibile valutare altre soluzioni come i finanziamenti tra privati. Questi sono erogati da Smartika e Prestiamoci, i 2 punti di riferimento del settore.
Anche in questo caso sono richieste delle garanzie ma, per l’erogazione di piccole somme c’è maggiore flessibilità. Va anche detto, tuttavia, che spesso sono applicati dei tassi di interesse decisamente più alti.
Prestiti Compass, Findomestic, Poste Italiane e Mps: novità 1 Aprile 2019
Come abbiamo detto sono tanti gli istituti di credito che stanno proponendo finanziamenti a condizioni davvero molto interessanti, mediamente sotto il 7% (parliamo di taeg medio, ovviamente poi bisogna valutare da caso a caso con un preventivo personalizzato direttamente presso la banca o la finanziaria). E se da un lato la busta paga rimane sicuramente una delle garanzie più gettonate, ci sono alcuni istituti di credito che potrebbero accettare la domanda di finanziamento anche in presenza di garanzie alternative. Parliamo di Compass, Findomestic, Poste Italiane e Mps. Questi sono alcuni degli istituti che sembrano riuscire ad erogare finanziamenti anche in assenza di una busta paga a tempo indeterminato.
Ovviamente, come vedremo più avanti, bisogna comunque offrire delle garanzie reddituali alternative e, soprattutto, non avere segnalazioni in corso come cattivi pagatori o, peggio ancora, protesti.
Come si può ottenere un prestito senza busta paga?
In un momento economico di crisi e difficoltà, molte persone si chiedono se sia possibile accedere ad un prestito anche se non si hanno garanzie, come una casa, un contratto a tempo indeterminato, o qualcuno che sia disposto a firmare per la fideiussione.
In genere la banca o finanziaria, non appena viene elaborata una richiesta di credito, richiede subito delle opportune garanzie per tutelarsi, come è normale che sia. In alcuni casi viene anche concesso un prestito anche in assenza di una busta paga.
Il fatto che il prestito personale possa essere concesso senza busta paga come abbiamo detto non elimina la necessità di una minima garanzia. Inoltre per i cattivi pagatori ed i protestati ottenerlo potrebbe essere ancora più difficile. Ma quindi come si ottiene un finanziamento di questo tipo? Le ipotesi, inutile girarci intorno, non sono molte. Però un paio di casi ci possono essere, vediamo quali sono.
I casi dei prestiti senza garanzie. Innanzitutto il prestito d’onore, che è una forma di finanziamento che viene concesso agli studenti, in genere a quelli universitari che non abbiano accesso a borse di studio ma contestualmente debbano pagarsi l’università. In questo caso vi sono degli enti, e delle banche – in genere convenzionate con gli istituti scolastici e le università – che concedono a tassi agevolati dei prestiti d’onore, senza richiedere garanzie e a condizioni agevolate come rate flessibili, tassi molto bassi, possibilità di iniziare a restituire il prestito dopo gli studi o in alcuni casi solo quando si ha trovato lavoro.
Evidentemente però si tratta di prestiti finalizzati, quindi sono concessi solo e soltanto per pagarsi l’università e i libri. Un’altra opportunità di prestiti senza busta paga è quella dei finanziamenti garantiti dagli enti pubblici: parliamo del c.d. microcredito che in genere è concesso sulla base di fondi europei o italiani. Il microcredito viene concesso solamente ad alcune fasce della popolazione più deboli ed in genere per finanziare dei progetti imprenditoriali. Ad esempio per finanziare progetti nelle zone economicamente depresse, come in Sud Italia, o a determinate categorie (donne, giovani, disoccupati che non studiano).
Spesso si tratta di credito a fondo perduto, ma per accedere è necessario presentare progetti che rispondano a determinate caratteristiche impostate e spiegate nel bando, e solo a soggetti ben determinati all’interno del bando medesimo. In alcuni casi si tratta di credito a fondo perduto, in tutto o solo in parte.