Si sa, il Sacro Romano Impero è stato il più grande agglomerato di territori dell’Europa centrale ed occidentale mai avuto durante tutto il corso della storia. Deve la sua grandezza all’enorme intelligenza dei suoi imperatori, in grado di attuare grandi tattiche per assediare i propri nemici e soprattutto acquisire le tradizioni, gli usi e i costumi da loro considerati utili. Grazie a ciò, oltre che abili “usurpatori” di tradizioni, furono anche detentori di grossi somme di denaro, come ne attestano i resti della case degli uomini più ricchi in cui vi era anche il Balneo, una piscina simile alle terme.
Proprio grazie a questa mirabile capacità, i romani furono capaci di migliorare la propria condizione di vita: ovviamente questo miglioramento riguardava esclusivamente i ceti più abbienti, in grado di poter spendere ingenti somme di denaro al fine di guadagnarne dell’altro. Non era insolito, infatti, che gli uomini più ricchi si proponessero mecenati: in questi circoli si promuoveva la cultura ed essi, grazie a ciò, riuscivano ad acquisire sempre più prestigio e ammirazione. Grazie a questa incredibile tenacia, le differenze fra ceti ricchi e ceti più poveri si aggravò ulteriormente: i meno abbienti vivevano nelle Insule (dei veri e propri palazzi moderni, poiché sviluppati su più piani); i più ricchi, invece, vivano nelle Domus (delle enormi villette sviluppate su un unico piano) dove vi era ogni sorta di comodità. La Domus romana aveva, solitamente, una pianta rettangolare ed era costruita in calcestruzzo o mattoni: non aveva alcuna apertura verso l’esterno e l’interno, invece, era completamente sprovvisto di barriere. La stanza era divisa in diverse parti, adibite a ruoli differenti, infatti trovavamo: l’Ostium, il Vestibulum, la Facies, l’Atrium, l’Androm, Perystilium, il Lararium, la Piscinula, l’Hortus, la Culina, il Triclinium, la Cubicula ed il Balneum.
Il Balneum era un vero e proprio impianto termale e nasceva per utilizzo pubblico. A causa della diversa disposizione delle stanza, non tutti i Balnea avevano le stesse dimensioni né rispettavano i canoni standard adibiti per essi. Erano molto simili alle terme, anche se esse nascevano per utilizzo pubblico: possedevano la piscina contenente l’acqua calda, quella con l’acqua tiepida e quella con l’acqua fredda nonché lo spogliatoio e numerosi altri confort. La richiesta di acqua era notevole così come i consumi e questo fece pensare, in epoca più recente, che le condutture dell’acqua la irrogassero in tutta la città. Uno dei più antichi Balnea fu ritrovato lungo la Via Campana, vicino al Tempio dei Dia: era composto di numerose stanze, come di uso comune. Tuttavia all’inizio dell’Ottocento sulle rovine fu costruita una residenza.