Librerie genomiche, cosa sono? Ogni studente di biotecnologia si imbatte, durante il proprio percorso di studi, nelle cosiddette librerie. Fuori dai contesti dei laboratori, chiunque sa definire una libreria come un luogo o un mobile in cui si raccolgono i libri. Tale definizione, però, si addice solo in parte alle librerie genomiche. Di cosa si tratta e a cosa servono? Nello specifico, qual è la vera utilità delle librerie genomiche? Scopriamolo insieme, continuando a leggere questo articolo di approfondimento.
Cosa sono le librerie genomiche
Se una libreria, nel senso comune, è una raccolta di libri, le librerie genomiche sono raccolte di cloni. Detto così, in effetti, suona un po’ strano, ma bisogna andare in ordine. Innanzitutto, va detto che questi cloni possiedono ciascuno un frammento del genoma di una cellula. Se questi cloni vengono messi tutti insieme, si ottiene il genoma per intero. Si può fare un parallelismo con un’enciclopedia: come i volumi che la compongono, anche le librerie genomiche hanno bisogno di diverse parti per ottenere tutta la conoscenza del DNA della cellula presa in esame.
Le librerie genomiche non vanno confuse con le librerie di cDNA. Queste ultime, infatti, sono formate dal DNA che deriva dai messaggeri che sono trascritti da una cellula, ovvero l’RNA. Ciò si ottiene mediante retrotrascrizione.
Come si studiano le librerie genomiche
Le librerie genomiche sono molto utili per diversi motivi. Da un lato c’è il fatto che sono indispensabili, per ricercare dei geni all’interno di un organismo di cui non si conoscono nemmeno le caratteristiche principali. D’altro canto, risulta piuttosto facile comprendere che le librerie genomiche servono anche per rilevare la presenza di un messaggero specifico all’interno del DNA di un organismo. Inoltre, le librerie genomiche permettono di approfondire la conoscenza del genoma di un individuo, anche nei casi in cui non si ha la sequenza genetica a disposizione. Risulta piuttosto chiaro, insomma, quale importanza hanno ricoperto le librerie genomiche quando il sequenziamento del DNA non era diffuso quanto lo è al giorno d’oggi.
In che modo si studiano le librerie genomiche? Come si è accennato, si tratta di strumenti che coprono tutto il genoma dell’organismo che è stato preso in esame. Questo significa che al loro interno si trovano tutti i geni di quell’organismo, espressi nella loro forma nativa. Questa caratteristica ha una grande importanza, perché permette di individuare il gene che si sta cercando in modo chiaro e preciso. Ciò avviene con l’aiuto di una sonda con DNA denaturato, che deve essere marcata.