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Calamaretti: come sceglierli? Come si possono cucinare? Dove trovare idee e ricette

Nelle pescherie di tutta Italia è molto facile trovare sui banchi calamari e calamaretti, dei molluschi largamente diffusi e presenti in diverse cucine tradizionali di molti paesi. Quando però si parla di calamaretti come sceglierli e come cucinarli sono i dubbi principali di chi cerca una ricetta gustosa, originale e soprattutto sana. Continuate a leggere per scoprire come scegliere i calamaretti e dove trovare idee e ricette sfiziose per tutta la famiglia!

Calamaretti: come sceglierli?

Forse non tutti sanno che i calamaretti sono dei molluschi, ma con questa denominazione si intende un gran numero di specie. Tra queste possiamo distinguere principalmente quelli detti europei (anche se in realtà sono presenti anche nell’Oceano Atlantico) e quelli non europei, che a loro volta includono specie che da minuscole possono arrivare a dimensioni considerevoli (anche 15 metri, nel caso del calamaro gigante).  In ogni caso, la specie autoctona del Mediterraneo è l’Alloteuthis media, meglio conosciuto come “calamaretto”.

E parlando di calamaretti, come sceglierli quando andiamo in pescheria? In primo luogo potete scegliere tra calamari puliti e non puliti. In base alle vostre abilità in cucina, al tempo a disposizione e alle ricette che avete in mente, potete quindi operare questa prima scelta. C’è però da dire che i calamari già puliti generalmente vengono sbiancati con additivi, anche se naturalmente non dannosi.

Come fare invece per riconoscere un calamaro fresco? Fate innanzitutto caso alla pelle, che deve risultare umida ma non bagnata e soprattutto deve essere di un bel bianco intenso. In acqua la pelle è più scura e puntinata, ma una volta morti questa tende infatti a schiarirsi. Attenzione però se la pelle tende al giallo, in quanto significa che il prodotto non è freschissimo. I tentacoli, invece, devono essere sicuramente integri, ma anche sodi. Se li tirate, non devono quindi spezzarsi.

Come scongelare i calamari?

Benché, come detto, anche in Italia siano presenti i calamaretti, quasi il 70% di quelli che troviamo in vendita provengono da paesi esteri. Per questo motivo in commercio se ne trovano perlopiù congelati, il che fa nascere qualche domanda in merito a come scongelare i calamari mantenendo però intatte le loro qualità organolettiche. In realtà, è molto semplice: è infatti sufficiente disporli in una ciotola sotto l’acqua corrente fresca per qualche secondo e poi lasciarli a riposo in acqua a temperatura ambiente per qualche minuto. In questo modo il processo di scongelamento sarà più veloce, mantenendo comunque intatto il gusto.

Come cucinare i calamaretti?

Per concludere, vediamo quali sono le migliori ricette per cucinare calamari e calamaretti. Il primo passo è sicuramente quello di pulirli accuratamente, in caso aveste acquistato dei calamaretti da pulire. Bisognerà quindi procedere a rimuovere la pelle, poi la penna (o gladio), in quanto non particolarmente gustosa da masticare. Poi, ovviamente, sarà necessario estrarre le interiora, il becco, gli occhi e la sacca contenente l’inchiostro facendo attenzione a non romperla.

È importante sottolineare che i calamari e i calamaretti sono alimenti perfetti per le diete ipocaloriche. Ciò in quanto hanno un basso valore calorico a fronte di un ridotto contenuto di grassi e colesterolo. Sono inoltre presenti diverse importanti sostanze e vitamine, come sodio, potassio, calcio, fosforo, Niacina e vitamina A.

Sia i calamari che i calamaretti tendono a diventare gommosi se cucinati troppo a lungo. Il consiglio è quindi quello di farli cuocere per poco tempo affinché le carni non diventino dure e gommose. Non a caso tra le cotture più diffuse troviamo la frittura. Altre ricette facili con i calamaretti comprendono i calamaretti in umido con i piselli, ma anche semplicemente in padella con un soffritto di olio, aglio e la scorza grattugiata e il succo di un limone, cui aggiungere un po’ di timo e prezzemolo freschi tritati a cottura ultimata.

 

Fabrizia:
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