Quando un imprenditore partecipa ad una gara di appalto e la vince, è necessario per legge che debba sottoscrivere quella che viene chiamata cauzione definitiva. Si tratta di una particolare forma di fideiussione assicurativa che funziona come garanzia del fatto che il soggetto vincitore andrà ad adempiere alle prestazioni e agli obblighi presenti all’interno del contratto di appalto.
Ma quanto costa eseguire una cauzione definitiva, ed esiste un modo di svincolarsi? Andiamo ad approfondire l’argomento.
Che cos’è la cauzione definitiva e cosa prevede
Per cauzione definitiva si intende, quindi, una garanzia che l’appaltatore è costretto a presentare quando si aggiudica una gara: serve da assicurazione riguardo agli adempimenti previsti dal contratto di appalto, ed è quindi una garanzia che l’imprenditore andrà effettivamente a mettere in pratica tutti gli oneri inclusi nell’accordo.
Trattandosi di una fideiussione obbligatoria, è regolata dall’art. 113 del decreto legislativo n.163 del 2006 e serve proprio come tutela verso l’ente che ha indetto la gara di appalto. Se, infatti, l’imprenditore non dovesse rispettare quanto scritto nel contratto, grazie alla cauzione definitiva l’ente potrà essere risarcito, in quanto la mancata buon fine delle operazioni gli causerebbe un danno diretto.
Trattandosi di un documento legale e con valore legislativo, sarà necessaria la presenza di una compagnia assicurativa, la quale rilascerà la polizza e diventerà garante della Stazione Appaltante. Il termine “definitiva”, poi, non è per niente causale: indica la particolare natura di questo tipo di cauzione, che prevede l’estensione della garanzia anche alle obbligazioni accertate a carico del contraente.
L’ente che organizza l’appalto e il vincitore del bando dovranno sempre avere bisogno di un garante, rappresentato dalla compagnia assicurativa prescelta: sarà a questa che andranno segnalate le violazioni dell’imprenditore, e anche la richiesta di stipulare una cauzione definitiva.
Affinché la richiesta possa procedere saranno necessari documenti specifici da presentare:
- il bando di appalto
- la lettera di aggiudicazione
- la disciplinare della gara di appalto
- il programma dei lavori
- i grafici progettuali
- l’elenco dei prezzi
- il piano di sicurezza
- la copia del contratto, completa dei dati identificativi del subappaltatore.
La stipula di una cauzione definitiva prevede dei costi, che non ammontano a una cifra esatta ma che variano in base a una tassazione influenzata da diversi fattori, tra cui la valenza tecnica e al merito creditizio dell’impresa, oltre alla durata del programma dei lavori previsto dal contratto di appalto.
In generale, però, in base a quanto riportato nell’art. 13, la cauzione definitiva deve essere stipulata in cifra pari al 10% dell’importo stabilito dal contratto di appalto.
Ci si può svincolare dalla cauzione definitiva?
Secondo quando stabilito dalla giurisdizione italiana, l’azienda interessata a presentarsi a una gara d’appalto deve necessariamente essere munita di una polizza di cauzione definitiva.
C’è solo un caso in cui il Codice degli Appalti prevede una possibilità di svincolo dal pagamento della fideiussione: nel caso della vittoria di un appalto pubblico, infatti, è previsto uno svincolo dalla cauzione a patto che l’esecuzione dei lavori raggiunga un preciso importo concordato precedentemente, e attestato da un certificato ufficiale sullo stato di avanzamento dei lavori.
Una volta fornito il documento, lo svincolo avviene in modo automatico, senza che l’ente committente debba approvare la pratica.