Tutti, una volta nella vita, abbiamo avuto a che fare con una chitarra elettrica. Ma sono poche le persone che sanno esattamente chi l’ha inventata e che cos’è, come si compone. Un piccolo viaggio alla scoperta di uno degli strumenti più amati di sempre.
Che cos’è e qual’è la sua storia
La chitarra elettrica nasce in un periodo di transizione, quando l’esigenza primaria portava ad ottenere uno strumento simile alla chitarra classica ma con un suono molto più forte e delineato, che accompagnasse gli altri strumenti senza sovrastarli.
Lloyd Loar era un progettista alla Gibson negli anni venti e fu proprio lui a condurre i primissimi esperimenti con le corde e suoni differenti. Ma bisogna attendere sino all’inizio degli anni 30 quando Adolph Rickenbacker che realizzò il primo dispositivo in grado di inviare vibrazioni attraverso le corde, un sorta di chitarra elettrica.
A questo punto el 1935 la Gibson inizia la realizzazione e produzione di una chitarra semi acustica che riscosse immediatamente un grande successo.
Grazie a questo nuovo modo di suonare, tutti i chitarristi hanno potuto introdurre la stessa all’interno delle band senza che il suono venisse sopraffatto dagli altri strumenti.
Negli anni a seguire sono state fatte molte migliorie e studi in merito al suono e alla sua progettazione, sino a portare l’ultimo progetto che è quello dei giorni nostri con un’acustica sempre più particolare e ben predisposta nel tempo.
Ora è senza dubbio uno degli strumenti più utilizzati e caratteristici soprattutto per quanto riguarda la musica denominata rock: il suo suono è inimitabile e sono molti gli artisti ad avere più chitarre elettriche a seconda del suono che vogliono trasmettere.
Oggetti da collezione, passati da mani famose sino a persone comuni che pagano cifre esorbitanti pur di ottenere un modello unico nel suo genere.