Il mal di schiena è uno dei problemi che maggiormente affligge gli italiani. Sono milioni, difatti, coloro che ogni giorno convivono con questo fastidioso ed invalidante problema che tormenta, secondo i dati statistici, 6 italiani su 10. Cervicali, ernie e lombalgie sono ormai il pane quotidiano dei lavoratori italiani ed hanno un impatto economico sull’economia valutato in 7,9 miliardi di euro. Le cause principali sono da ricercare in cattive posture, prolungate e reiterate azioni dannose e cattivo, o del tutto assente, utilizzo di mezzi e attrezzature necessarie per specifiche mansioni e l’unica cura efficace è la prevenzione.
Nonostante quanto detto, negli ultimi dieci anni la percentuale di persone che soffrono di questo disturbo si è decuplicata suggerendo che la prevenzione, soprattutto sui luoghi di lavoro, è inefficace o del tutto assente. Le categorie maggiormente colpite sono quelle che svolgono lavori altamente usuranti o che implicano sforzi fisici rilevanti; questo non deve ingannare però, perché anche coloro che svolgono lavori sedentari d’autista o in ufficio sono categorie particolarmente a rischio, oltre che quelli che sono costretti a lavorare costantemente in piedi.
Per evitare l’insorgenza del mal di schiena, in tutte le sue forme, è possibile adottare dei piccoli accorgimenti, come l’attività fisica ed il movimento in generale, oppure l’utilizzo di strumenti e macchinari per il sollevamento e lo spostamento di pesi eccessivi. Chi trasporta merci ed imballaggi pesanti o ingombranti, ad esempio, deve necessariamente utilizzare un carrello o un saliscale capaci di distribuire meglio il peso e gravare solo in modo marginale sulla schiena del lavoratore. Negli ultimi anni si sono affermati il saliscale elettrico e il carrello elettrico che agevolano ulteriormente il lavoro e lo spostamento dei pesi, soprattutto in presenza di scale o dislivelli importanti. Gli stessi operano anche su superfici irregolari e possono essere utilizzati anche all’esterno grazie alle dotazioni di sistema a 3 ruote o cingolato.
Oltre alle attrezzature bisogna fare attenzione ai movimenti che devono necessariamente essere coordinati ed evitare esposizioni a posizioni non conformi e regolari. L’obiettivo è quello di distribuire il peso sulla colonna vertebrale in modo che le singole vertebre si ripartiscano in modo uniforme il peso senza creare scompensi che possano incidere sulla salute delle stesse. Uno degli errori più frequenti è quello di spostare il busto in avanti per sollevare il peso mentre è maggiormente indicato affidare il movimento ed il peso alle gambe e rimanere con la schiena in posizione verticale. Lo stesso consiglio vale anche per altri tipi di movimenti in cui si deve sempre tenere in considerazione la posizione della schiena e la distribuzione del peso.
Per quanto riguarda il lavoro sedentario è opportuno sottolineare che, come per il sollevamento dei pesi, è necessario mantenere la schiena in posizione verticale per caricare uniformemente le vertebre e incidere nel modo appropriato sul coccige. Lavorare decentrati in avanti o su di un lato facilità l’insorgenza di infiammazioni a carico della nostra colonna che provocano poi il dolore intenso e diffuso che si avverte. Anche quando si utilizza la postura corretta capita dopo un po’ di tempo di stancarsi o avvertire la necessità di cambiare posizione; il consiglio più appropriato in questo caso è quello di interrompere il lavoro ogni ora, alzarsi dalla sedia e compiere movimenti utili a defaticare la zona cervicale e lombare, oltre che la zona sacrale. Il movimento rappresenta uno degli accorgimenti più importanti per non incorrere in disturbi e altri problemi che con il tempo rischiano di diventare seri e non più di facile soluzione, se non con invadenti interventi chirurgici o pesanti terapie farmacologiche.