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Come i punteggi di credito influenzano i preventivi di prestito?

La richiesta di prestiti alle banche o alle finanziarie è pratica piuttosto comune in Italia, soprattutto in quella fascia di età che va dai 45 ai 54 anni. I motivi che inducono a richiedere queste forme di finanziamento (che sono diverse dai mutui, principalmente per durata, motivazioni e per importi richiesti, ma non solo) sono davvero molti. Alcune persone li richiedono per avere una maggiore scorta di liquidità quando stanno attraversando momenti non facilissimi da un punto di vista economico, altri per acquistare beni più o meno costosi o per affrontare difficoltà impreviste e via discorrendo. 

A prescindere dalle motivazioni che inducono a richiedere un prestito, una scelta di questo tipo deve essere sempre ben ponderata, sia perché le offerte di banche e finanziarie possono essere anche molto differenti fra loro in quanto a convenienza, sia perché per un certo periodo di tempo (mesi o anni) il debitore dovrà restituire ratealmente un determinato importo di denaro. 

Il consiglio più saggio che si può dare in questi casi è che si deve sempre richiedere un preventivo per il prestito che si desidera perché così facendo è possibile conoscere con estrema precisione quanto il prestito verrà a costare e se l’importo della rata che si dovrà sborsare mensilmente è in linea con le proprie possibilità economiche. Cosa non meno importante è che un preventivo prestito consente di confrontare in modo accurato le varie offerte. Quindi, in sostanza, in questo modo si acquisirà consapevolezza dell’impegno che si assumerà, si potranno effettuare confronti precisi tra un’offerta e l’altra, capire quanto il prestito potrà incidere sul proprio bilancio familiare, pianificare meglio eventuali altre spese e di conseguenza gestire meglio eventuali imprevisti. 

Punteggi di credito: come influenzano i preventivi di prestito? 

In tema di prestiti, è molto importante il concetto di punteggio di credito (altrimenti detto credit score o bureau score); vediamo in breve di cosa si tratta. 

Come facilmente si può immaginare, le banche e le finanziarie prima di concedere un prestito effettuano controlli relativi all’affidabilità del richiedente allo scopo di verificare le probabilità che il potenziale cliente possa in futuro risultare inadempiente. Per effettuare le sue valutazioni, la banca utilizza il cosiddetto “punteggio di credito” che altro non è un indice che mostra la “rischiosità creditizia” del richiedente. 

Per il calcolo del punteggio di credito, piuttosto complesso, vengono utilizzati vari dati presenti nelle cosiddette “Centrali Rischi”; in sostanza questo punteggio serve alla banca e agli altri operatori finanziari per capire se chi richiede una determinata somma di denaro in prestito rischia o no di essere insolvente. 

Questo indice, come ben si può capire, influenza i preventivi di prestito, dal momento che i soggetti che finanziano (ovvero le banche e le finanziarie) a seconda dei risultati ottenuti possono decidere se concedere oppure no un determinato finanziamento, se fare una proposta di finanziamento più basso, se applicare un tasso di interesse più elevato o, ancora, se richiedere determinate garanzie, personali o reali; nel primo caso si coinvolge un terzo soggetto che fa da garante fra cliente e banca, nel secondo caso, la garanzia è rappresentata da un bene mobile o immobile appartenente al debitore. 

Claudio:
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