Il Bouzouki consiste in uno strumento musicale di origine greca, appartenente ai cordofoni, sotto strette origini collegate allo strumento panduro. Nell’antica Grecia il Bouzouki presentava tre corde, ampiamente utilizzato per l’esecuzione delle melodie. Successivamente all’arrivo di bizantini ad adottare lo strumento furono anche gli Ottomani, i quali lo integrarono all’interno delle musiche più eseguite. Ma quali sono le caratteristiche dello strumento e come vengono eseguite le note? All’interno dei paragrafi successivi andremo a scoprire insieme tutte le specifiche del Bouzouki.
Storia dello strumento
Il Bouzouki rassomiglia esteticamente al mandolino, originario dell’antica Grecia, utilizzato dalle popolazioni bizantine e dagli Ottomani. Le prime versioni dello strumento musicale si basavano su tre doppie corde, mentre successivamente alla Seconda Guerra Mondiale il Bouzouki è apparso anche a quattro doppie corde. A rendere popolare lo strumento è stato il musicista Manolis Chiotis, considerato in assoluto uno dei più virtuosi.
Nel corso degli anni Sessanta la popolazione irlandese ha sviluppato una nuova versione dello strumento, il Bouzouki irlandese, con una risonanza tipica a forma di goccia, differendo dall’originale per la tecnica di accordatura e per il fondo piatto. Il Bouzouki sul territorio italiano è stato suonato e reso celebre da Fabrizio De Andrè, suonato attualmente da uno degli artisti più virtuosi quali Mauro Pagani.
Caratteristiche del Bouzouki
Il Bouzouki presenta un fondo a doghe bombato del tutto simile a quello del mandolino di origini napoletane, integrando tre o quattro cori di doppie corde, coppie di cantini in direzione dei due più alti, coppie di ottave per le corde basse. La tecnica per suonare lo strumento musicale si basa sul virtuosismo, ma anche sulla velocità del suo esecutore. Una delle danze più celebri comprendente il Bouzouki risulta essere il Sirtaki greco, mentre il manico viene denominato ‘mániko’ sul quale sono presenti ben 26 tasti, costruito in legno di ebano, molto spesso decorato in direzione dei segna-tasti in madreperla.
La tavola armonica viene invece chiamata ‘kapáki’, costruita in legno di abete a forma di goccia, decorata anch’essa nella parte superiore con madreperla. La cassa armonica viene denominata ‘skáfos’, costituita da doghe di legno attaccate le une alle altre. Tra le accordature si presentano re-la-fa-do per il tetráchordo e re-la-re per il tríchordo, non dimostrandosi tuttavia indicazioni tassative. I musicisti Mauro Pagani e Fabrizio De Andrè si servivano di un’accordatura araba per l’utilizzo dello strumento musicale Bouzouki, consistente in re-sol-re-sol, alzando il tono delle corde più basse in re-sol-re-la.