Il Bhutan, nascosto tra le vette maestose dell’Himalaya, è una terra dove il tempo sembra muoversi a un ritmo diverso.
Ufficialmente noto come Regno del Bhutan, questo piccolo Stato montano confina con il Tibet a nord e l’India a sud. È un paese dove il buddhismo Mahayana non è solo la religione prevalente ma anche il fulcro della vita quotidiana e della politica. Dal 2008, sotto la guida del giovane re Jigme Khesar Namgyel Wangchuck, il Bhutan ha abbracciato la modernità mantenendo salde le proprie tradizioni e il proprio patrimonio culturale unico.
Il Bhutan è rinomato per il suo impegno nei confronti della sostenibilità e della conservazione ambientale, ed è l’unico Paese al mondo ad aver proposto di misurare il progresso sociale attraverso il concetto di “Felicità Interna Lorda” anziché il classico Prodotto Interno Lordo. Questa filosofia si riflette nella vita di tutti i giorni, nelle politiche governative e nel modo in cui il Paese accoglie i visitatori, offrendo un’esperienza di viaggio autenticamente sostenibile e consapevole.
Il Bhutan invita a un viaggio attraverso paesaggi incontaminati, ricchezze culturali inestimabili e una visione del mondo profondamente spirituale.
Come prepararsi per un viaggio in Bhutan
Prima di immergersi nelle meraviglie del Bhutan, è fondamentale una preparazione attenta per assicurarsi un’esperienza di viaggio fluida e consapevole. Il Bhutan adotta una politica turistica unica nel suo genere, volta a preservare la sua inestimabile eredità culturale e naturale, attraverso il principio di “turismo ad alto valore e basso impatto”. Questo approccio regolamentato comporta che tutti i viaggiatori devono organizzare il loro soggiorno tramite un tour operator riconosciuto dal Tourism Council of Bhutan.
La documentazione necessaria per entrare nel paese include un visto d’ingresso e un passaporto valido per almeno sei mesi oltre la durata prevista del soggiorno. L’ottenimento del visto è strettamente legato alla prenotazione del tour.
Un altro aspetto cruciale della preparazione riguarda la salute e la sicurezza. Nonostante non siano richieste vaccinazioni obbligatorie per entrare nel Bhutan, ai viaggiatori è consigliato consultare un medico o un centro vaccinale per suggerimenti personalizzati, specialmente per eventuali vaccinazioni contro malattie comuni in Asia.
L’ingresso nel Bhutan avviene principalmente attraverso l’aeroporto di Paro, l’unico aeroporto internazionale del Paese, che collega i viaggiatori con una selezione limitata di destinazioni internazionali. La pianificazione del viaggio deve tenere conto delle limitate opzioni di volo e della necessità di prenotare con largo anticipo.
A chi rivolgersi per vivere esperienze uniche in Bhutan?
Il Bhutan, con la sua straordinaria fusione di paesaggi naturali mozzafiato, profonda spiritualità e culture antiche, offre una gamma di esperienze imperdibili che lasciano un segno indelebile nell’animo dei viaggiatori. Dal trekking attraverso valli incontaminate alla partecipazione a festival caratteristici, ogni momento passato in Bhutan è un’opportunità di crescita personale e arricchimento culturale.
Uno dei modi migliori per immergersi del tutto nella cultura, nella natura e nello spiritualismo di questo Paese è quello di organizzare il proprio viaggio in Bhutan rivolgendosi a Conscious Journeys, realtà di riferimento nell’ambito del turismo esperienziale in Asia.
Grazie a itinerari pensati direttamente sul territorio dalla destination management company, è possibile esplorare paesaggi e culture uniche, andando a impattare positivamente sull’ambiente e sulla società bhutanese.
Intraprendere un viaggio in Bhutan con Conscious Journeys significa quindi avventurarsi in un’esperienza che va oltre il semplice turismo, diventando un percorso di scoperta interiore, rispetto per l’ambiente e connessione autentica con la cultura bhutanese.
Gli itinerari e le meraviglie del Bhutan
Una visita al monastero Taktsang, conosciuto anche come la Tana della Tigre, su una scogliera a 900 metri sopra la valle di Paro, è assolutamente da non perdere. La leggenda narra che Guru Padmasambhava sia giunto in questo luogo su una tigre volante, con il monastero che è ora un luogo di pellegrinaggio per i bhutanesi e una fonte di ispirazione per i visitatori da tutto il mondo.
Partecipare ad uno dei tanti festival bhutanesi, o tsechus, offre una finestra unica sulla ricca tradizione culturale del Paese. Questi festival, che si svolgono in vari monasteri e dzong in tutto il Paese, sono caratterizzati da danze sacre mascherate e rappresentazioni teatrali che raccontano storie di divinità e demoni, riflettendo la profonda spiritualità e il folklore bhutanese. La visita ai dzong, fortezze-monastero che fungono da centri spirituali e amministrativi, è un’esperienza che permette di ammirare l’architettura bhutanese e di comprendere meglio l’organizzazione sociale e religiosa del paese.
Dedicarsi ad attività di trekking in Bhutan apre le porte alla vista di paesaggi incontaminati, dalla lussureggiante biodiversità del Parco Nazionale di Jigme Dorji a sentieri che attraversano le remote valli himalayane.