La crusca d’avena è conosciuta soprattutto per le sue proprietà lassative in presenza di disturbi riconducibili a stitichezza occasionale e disfunzioni intestinali. La crusca d’avena risulta inoltre essere uno scarto di cereale coltivato sin dall’antichità, oltre 4.500 anni, soprattutto in Medio Oriente e nelle aree dell’Europa. Tra le molteplici proprietà lo scarto di cereale vanta inoltre un ricco contenuto di sali minerali e fibre.
Crusca d’avena: tutte le proprietà e caratteristiche
La crusca d’avena, lo scarto del cereale coltivato da oltre 4.500 anni, veniva assunto in passato come alimento caratteristico del ceto sociale basso, ma anche come base nutritiva del bestiame, riservando invece il frumento più pregiato alle classi più elevate. La crusca d’avena, priva di glutine, non viene lavorata e utilizzata allo stesso modo del pane di frumento ma presenta allo stesso modo gli stessi valori nutritivi.
Tra le proprietà della crusca d’avena si riscontrano una ricca di fonte di fibre, niacina, lipidi, proteine, acidi grassi polinsaturi integrando un potere calorico superiore del 20% rispetto alla farina di frumento, oltre ad un quantitativo doppio di ferro e magnesio. Proprio in relazione alle sue proprietà benefiche la crusca d’avena risulta ad oggi particolarmente rivalutata all’interno del mercato alimentare.
Crusca d’avena: azione lassativa
La crusca d’avena viene considerata un potente lassativo naturale, consigliata per tutti i soggetti affetti da disfunzioni intestinali contro la stitichezza. L’azione della crusca d’avena favorisce il normale transito intestinale a prevenzione dei disturbi, riducendo anche il rischio di insorgenza di tumore al colon-retto, regolarizzando anche i livelli di colesterolo nel circolo sanguigno.
L’assunzione di crusca d’avena, sotto una decadenza pari ad almeno due volte alla settimana, si dimostra in grado di contrastare la formazione d’insulina, riconosciuta dal marchio dell’American Heart Association, a prevenzione delle malattie cardiovascolari riconosciuto a livello legislativo. La crusca d’avena, oggetto di studi recenti, vanta proprietà rigeneranti a livello dei reni, promuovendo la formazione di proteine specifiche a protezione degli organi di filtraggio dell’organismo.
Crusca d’avena: utilizzi in cucina
La crusca d’avena assume un ruolo marginale all’interno delle tradizioni culinarie italiane odierne, trovandosi comunemente reperibile all’interno della maggior parte dei supermercati sotto forma di prodotti integrali e raffinati. L’ingrediente si adatta particolarmente a diverse ricette sia dolci che salate, come le crepes, ideale come pasto principale della prima colazione, per la preparazione di biscotti, muffin, barrette energetiche, dessert da forno, una particolare tipologia di pane, porridge, in abbinamento a yogurt, latte, unita ai preparati delle farine, pancake.