Con il Superbonus 110% e l’Ecobonus si parla spesso di incentivi per l’efficientamento energetico negli immobili ad uso residenziale, tuttavia in Italia sono disponibili anche agevolazioni per le aziende che vogliono investire nel fotovoltaico. Le opzioni presenti sono diverse, dal Piano di Transizione 4.0 fino al credito d’imposta per le imprese del Mezzogiorno, con soluzioni che consentono di ottenere un supporto importante per la riduzione delle emissioni inquinanti.
Ovviamente, per le aziende le procedure previste per l’ottenimento dei benefici fiscali sono completamente diverse rispetto a quelle dei privati, ad ogni modo è importante valutare con attenzione tutte queste possibilità. Il fotovoltaico, infatti, garantisce diversi benefici per il proprio business, sia in termini di risparmio economico sia in merito al rafforzamento dell’immagine aziendale e alla valorizzazione del brand.
Aziende: i vantaggi di investire nel fotovoltaico e a chi rivolgersi
Per montare un impianto green nella propria azienda è necessario rivolgersi installatori per fotovoltaico specializzati come Gruppo Mossali, una ditta con oltre 60 anni di esperienza nel settore edile e 14 anni di lavoro nel campo del fotovoltaico, in grado di proporre soluzioni specifiche per le installazioni commerciali e aziendali. Un aspetto da non sottovalutare è la presenza di tecnici esperti, come ingegneri e geometri, il possesso di attrezzature evolute e l’utilizzo di tecnologie all’avanguardia nel settore.
Un sistema fotovoltaico in un’azienda, infatti, è del tutto diverso rispetto a un’installazione presso un’abitazione residenziale, in quanto bisogna soddisfare requisiti completamente differenti. L’impianto green deve essere capace di rispondere al fabbisogno energetico dell’impresa, essere in linea con le richieste tecniche del GSE (Gestore Servizi Energetici), inoltre deve essere fornita un’adeguata assistenza consulenziale per lo studio di fattibilità e l’ottenimento delle agevolazioni fiscali.
Per quanto riguarda i vantaggi dotare l’azienda di un impianto fotovoltaico consente di diminuire la carbon footprint, rendendo il proprio business più sostenibile e socialmente responsabile, con evidenti benefici dal punto di vista del marketing e della comunicazione. Inoltre, in circa 8-10 anni è possibile recuperare l’investimento, ottenendo una forte riduzione dei costi per l’energia per aumentare la resilienza della propria azienda investendo nel futuro e nella green economy.
Piano di Transizione 4.0 e fotovoltaico
In vista dell’arrivo del Recovery Fund il governo ha messo a punto il Piano di Transizione 4.0, aggiornando il precedente programma Industria 4.0. La dotazione comprende fondi per 24 miliardi di euro, con i quali verranno sostenuti gli investimenti strategici delle aziende private. In particolare, il piano prevede importanti incentivi e maggiorazioni per le agevolazioni esistenti, con l’obiettivo di supportare alcuni interventi specifici.
Si tratta nel dettaglio degli investimenti nella transizione ecologica, nella trasformazione digitale e nell’innovazione green, con aliquota di ammortamento dal 10 al 15% per gli interventi nell’ambito delle energie pulite e un massimale di 2 milioni di euro. Inoltre è stato aumentato il periodo per la richiesta del credito d’imposta, estendendo tale durata fino al 31 dicembre 2022, applicabile anche agli investimenti non compresi nel precedente piano Industria 4.0.
Credito d’imposta per le imprese del Mezzogiorno
Per le aziende del Sud Italia sono previste particolari agevolazioni, tra cui incentivi per il fotovoltaico 2021 attraverso la formula del credito d’imposta. La limitazione è il tipo di produzione energetica, la quale deve essere funzionale al business ma non rappresentare l’attività principale dell’azienda. Inoltre, sono ammesse a queste agevolazioni esclusivamente le imprese con sede nel Mezzogiorno, ovvero in Puglia, Campania, Sicilia, Calabria, Basilicata, Molise, Sardegna e Abruzzo.
In questo caso, il governo prevede un credito d’imposta per l’installazione di un impianto fotovoltaico in azienda, con una percentuale compresa tra il 25 e il 45% dell’importo dell’intero investimento sostenuto. In particolare, l’aliquota del credito d’imposta dipende dalle dimensioni dell’azienda e dal massimale, infatti per le piccole imprese e gli interventi fino a 3 milioni di euro viene applicata l’aliquota massima del 45%, per le imprese di medie dimensioni e le spese fino a 10 milioni l’aliquota del 35%, mentre per le grandi aziende un’aliquota del 45% con massimale fino a 15 milioni.
Le comunità energetiche per le imprese
Attraverso le norme stabilite dal Ministero dello Sviluppo Economico e dal GSE è possibile usufruire degli incentivi per le comunità energetiche, organizzazioni non a scopo di lucro per la produzione di energia da fonti rinnovabili e l’autoconsumo collettivo, le quali possono essere composte da gruppi di cittadini, pubbliche amministrazioni e aziende. Tra le limitazioni ci sono una potenza complessiva non superiore a 200 kW, la produzione di energia destinata al proprio consumo e l’alimentazione tramite fonti green.
Secondo le normative di legge le imprese possono partecipare alle comunità energetiche, per beneficiare di tariffe incentivanti e la restituzione di alcune voci di spesa in bolletta. L’integrazione all’interno di questi gruppi di autoproduzione e autoconsumo rappresenta un vantaggio indiretto, in quanto si tratta di un passaggio che può avvenire anche usufruendo di altri incentivi per il fotovoltaico. Ciò consente di favorire un modello basato sulla condivisione dell’energia, per stringere un rapporto più stretto con le altre imprese del territorio e con gli abitanti della zona.