Il loro nome richiama quella che oggi è la passione di molti: la mongolfiera. Ed è proprio a loro, i fratelli Montgolfier che il noto pallone aerostatico deve il suo nome. Ma chi erano questi due fratelli? Qual era il loro sogno più grande? Da dove arrivava la passione per il volo? Scopriamo insieme qualche interessante dettaglio su questi due fratelli e ripercorriamo, con un salto indietro nel tempo, il primo viaggio in mongolfiera risalente, ormai, a quasi 240 anni fa. Pronti a partire?
Fratellli Montgolfier, un progetto importante
I fratelli Montgolfier sono Joseph Michel e Jacques Etienne, nati ad Annonay rispettivamente il 26 agosto 1740 e il 6 gennaio 1745. A loro si deve l’invenzione della mongolfiera che come anticipato, porta proprio il loro nome. La vita lavorativa dei due fratelli (come quella del fratello maggiore morto, però, prematuramente) doveva svilupparsi all’interno della cartiera di famiglia. Ma, lo vedremo, non fu così. Il maggiore, Joseph, era quello, tra i due, ad avere uno spirito libero e a sognare più in grande. Etienne, il minore, aveva intrapreso studi da architetto ma si era poi dedicato appieno alla gestione della cartiera Montgolfier.
Il primo a pensare ad un progetto che consentisse agli uomini di volare fu Joseph. Il più grande dei fratelli Montgolfier stava osservando il fuoco di un falò e aveva notato come alcuni elementi posti al di sopra di esso si muovessero grazie alla spinta generata proprio dall’aria calda prodotta dal fuoco. Joseph aveva immaginato, quindi, che l’attuale conflitto bellico sullo Stretto di Gibilterra si potesse risolvere dall’alto (né via terra e né via mare). Il primo esperimento di Joseph fu in solitaria: costruì qualche cubo in taffetà con basi aperte e li posizionò sopra una fonte di calore. A quel punto la conferma: i cubi si sollevavano. Sfruttando la forza dell’aria calda anche gli uomini avrebbero potuto volare. Fu così che i fratelli Montgolfier iniziarono a lavorare sul primo pallone aerostatico della storia.
Il primo volo in mongolfiera: era il 5 giugno 1783
Dopo aver compreso l’enorme potenzialità del progetto, i fratelli Montgolfier si misero, quindi, all’opera. Iniziarono a costruire il primo pallone. Si trattava di una sfera realizzata con tele molto sottili con un volume di quasi 800 metri cubi. A questo, mediante delle corde, era legato un cesto all’interno di cui avrebbero dovuto “viaggiare” i protagonisti di quella prima avventura. Data la promessa fatta al padre che nessuno dei due avrebbe mai volato su un pallone aerostatico se non prima la cosa fosse stata considerata sicura, i primi ad utilizzare la mongolfiera e ad effettuare il primo volo furono degli animali (una pecora, un gallo e un’oca).
Dopo un primo volo effettuato “a vuoto” il 5 giugno 1783, nel settembre dello stesso anno i tre animali, sistemati nel cestello, presero il volo partendo dai giardini del Palazzo di Versailles alla presenza, tra tanta folla, anche della regina Maria Antonietta e dei re Luigi XVI. Anche in quest’occasione fu un successo (nonostante gli iniziali problemi di instabilità) con una distanza percorsa di circa tre chilometri in 8 minuti e ad un’altezza media da terra di circa 500 metri. La mongolfiera atterrò nel migliore dei modi e gli animali scesero sani e salvi.