La competizione riguarda tutti. Ogni settore economico, da quelli tradizionali a quelli nati negli ultimi anni con la rivoluzione digitale vive di competizione. Indipendentemente da quale sia l’ambito in cui un’azienda decide di operare, questa si troverà inevitabilmente a doversi confrontare con dei competitors con l’obiettivo ultimo di soddisfare i clienti ed ottenere più quote di mercato.
Ecco perché chi si occupa di marketing aziendale viene chiesto di ideare delle strategie e delle campagne di sponsorizzazione che facciano conoscere l’azienda a più persone e che migliorino il posizionamento della stessa nel settore di riferimento.
La parola d’ordine è differenziarsi e uscire dalla mischia. Per riuscirci, prima di creare una campagna e di stabilire la strategia da seguire bisognerebbe effettuare uno studio mirato ed ottenere tramite un’analisi della concorrenza informazioni sulle altre aziende che operano nello stesso ambito.
Ma “solo una mossa imprevista disorienta l’avversario”, come disse il poeta russo Vladimir Majakovskij.
Cos’è la competitive intelligence
Nel mondo del marketing aziendale questa mossa imprevista si chiama competitive intelligence. Si tratta di tutte quelle attività volte a raccogliere e analizzare informazioni esterne alla società. Informazioni che possono essere utilizzate per migliorare le strategie di approccio ai consumatori e per aumentare le quote di mercato. In sintesi, per essere più competitivi.
Le informazioni di cui si occupa l’intelligenza competitiva riguardano prima di tutto i competitors (ma non solo). Effettuare un’analisi della concorrenza è utile per capire come si stanno muovendo le altre realtà del settore e quali sono i loro principali punti di forza. In questo modo, ciascuna azienda potrà cercare di colmare le proprie lacune e raggiungere i nuovi standard imposti dai competitors.
Non è tutto. Perché la competitive intelligence si occupa anche di studiare la popolazione target, ovvero l’insieme dei potenziali acquirenti a cui il prodotto o il servizio è rivolto, così da creare quelli che meglio si adattino ai loro gusti e che soddisfino le loro esigenze. Ovvero la strategia in assoluto più efficace per ottenere nuove quote di mercato e mantenere quelle già conquistate.
Fasi dell’intelligenza competitiva
Ma quali sono le diverse fasi dell’intelligenza competitiva indispensabili per raggiungere gli obiettivi prefissati? In linea di massima se ne possono individuare cinque.
La prima fase prevede la corretta definizione degli obiettivi aziendali la seconda è quella dedicata a raccogliere le informazioni sulla concorrenza e sulla clientela.
La terza fase, invece, si concentra sull’analisi delle informazioni che sono state raccolte ed è seguita dalla quarta dedicata alla stesura dei risultati. La quinta ed ultima prevede invece la comunicazione dei risultati e delle strategie che sono state stabilite sulla base dell’analisi e dello studio effettuati.
Perché utilizzare la competitive intelligence?
È evidente come uno studio dettagliato della concorrenza e dei potenziali clienti sia utile per migliorare le performance aziendali, per posizionarsi meglio nel proprio settore di riferimento e sfruttare appieno le potenzialità delle nuove tecnologie.
Questo studio torna utile anche durante la fase di progettazione delle campagne marketing ed aiuta a dar vita a delle strategie pubblicitarie efficaci.
Ecco allora che l’intelligenza competitiva può dare dei benefici anche alle aziende che stanno lavorando al lancio di nuovi prodotti, aiutandole a comprendere meglio due aspetti fondamentali. Innanzitutto se questi prodotto possano davvero portare a dei vantaggi per i potenziali consumatori e individuare quali sono le caratteristiche affinché siano più richiesti dalla popolazione target.
C’è un ultimo aspetto da considerare e riguarda il pricing. La competitive intelligence consente anche di studiare i prezzi stabiliti dalla concorrenza, allo scopo di scegliere una strategia di pricing efficace. Capita spesso che un prodotto o un servizio abbia tutte le carte in regola per avere successo, ma che non riesca a diventare un punto di riferimento per i consumatori a causa di una strategia di prezzo non efficace.
Non è un caso che tutti questi vantaggi della competitive intelligence stiano spingendo sempre più aziende a rivolgersi a professionisti del settore per effettuare questo tipo di analisi.