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Metodologia didattica scuola primaria: ecco quale può essere efficace e cosa fare

Nella scelta della scuola per il proprio figlio, soprattutto quando questo inizia la primaria (le vecchie elementari), sono numerose le domande che ci si pone e molte di queste riguardano la metodologia adottata dagli insegnanti.

Cos’è una metodologia didattica

La metodologia didattica è lo studio delle modalità dei processi di insegnamento e apprendimento e dell’insieme delle procedure che gli insegnanti adottano per affrontare le unità didattiche.

Le metodologie applicate alla scuola primaria

Le metodologie didattiche non sono stabilite a priori, ma vengono decise collegialmente dai formatori solo dopo aver valutato le abilità di base degli studenti. Ci sono soltanto due casi in cui la scuola ha un approccio prestabilito: le classi Montessori e la scuola Waldorf, che applica il metodo Steiner. Ma quali sono le più utilizzate alla scuola primaria?

Metodo Montessori

Sviluppato da Maria Montessori (1870-1952), il metodo è oggi adottato in circa 60mila istituti in tutto il mondo.
Esso si basa sul rispetto dell’individualità di ogni alunno, dei suoi ritmi e interessi. Le classi sono di età mista, così da favorire lo scambio e la conoscenza. Le attività sono svolte in parte autonomamente e in parte sotto la guida degli insegnanti. In questo modo l’alunno risulta più coinvolto e più predisposto all’apprendimento. In più non ci sono voti, ma il bambino si autovaluta.

Metodo Steiner

Il metodo Steiner segue il modello psicopedagogico costruttivista, per il quale l’apprendimento avviene tramite la scoperta e la costruzione. Un’attenzione particolare è data alle attività di gruppo e socializzazione, considerate funzionali all’apprendimento.
Nella scuola Waldorf le classi sono di età mista (0-3; 3-6; 6-12; 12-18 anni), seguendo la visione antropologica di Steiner che si sviluppa in cicli di sette anni, e le materie sono considerate lo strumento per formare il senso morale.

Peer Education

Al centro del sistema non ci sono gli insegnanti ma il gruppo dei pari. L’apprendimento avviene tramite la trasmissione di conoscenze ed esperienze tra i membri del gruppo secondo obiettivi, tempi, modi, ruoli e materiali strutturati. Questa metodologia sviluppa le life skills (autostima, abilità relazionali, abilità comunicative) e il pensiero critico.

Flipped classroom

Il materiale didattico (testi, video, audio) viene condiviso dagli insegnanti prima di affrontare un argomento in classe. Gli studenti, divisi a coppie o in gruppi, studiano il materiale e poi lo propongono in classe secondo le attività di tipo creativo suggerite. Il risultato è valutato dagli stessi studenti tramite delle checklist. L’insegnante integra la presentazione degli alunni nel caso di lacune.

Cooperative learning

Questa metodologia di insegnamento favorisce l’apprendimento in piccoli gruppi, dove è essenziale la collaborazione e l’impegno di ogni membro. In questo modo si favorisce un clima relazionale positivo, maggiore benessere psicologico (più autostima, migliore gestione dello stress) e migliori risultati da parte degli studenti. Il ruolo degli insegnanti è quello di organizzare le attività e favorire il lavoro all’interno dei gruppi.
Nelle classi dove è applicato il cooperative learning la disposizione dei banchi è a ferro di cavallo, a cerchio o a formare piccole aree.

Danila:
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