La paralisi del sonno viene anche chiamata con il suo termine medico scientifico paralisi ipnagogica, per la quale il soggetto avverte uno stato vero e proprio di immobilità nelle fasi antecedenti o successive al riposo. La paralisi del sonno si dimostra particolarmente diffusa all’interno della popolazione, generalmente di breve durata, senza rappresentare una patologia grave.
Paralisi del sonno: caratteristiche specifiche
La paralisi del sonno consiste in una condizione di immobilità fisica, proprio come avviene per le paralisi, del tutto temporanea e generalmente di breve durata. Tale fenomeno tende a verificarsi nel momento precedente al riposo notturno, ma anche al risveglio, protraendosi per alcuni secondi fino ad un massimo di alcuni minuti. In epoche passate la paralisi del sonno è stata spesso associata a miti e leggende, protagonista di racconti ed opere letterarie in associazione a poteri magici e manifestazioni demoniache.
Il corredo sintomatico primario della paralisi del sonno si presenta sotto forma di un formicolio in grado attraversare il corpo risalendo dagli arti inferiori fino alla testa. La paralisi temporanea compromette la mobilità del soggetto, paralizzando gli arti, compresa la capacità verbale riscendo soltanto ad emettere qualche sillaba. Molto spesso la paralisi del sonno è stata oggetto di studi in soggetti affetti da allucinazioni denominate in questo caso illusioni ipnagogiche.
Paralisi del sonno: cause ed eventuali trattamenti preventivi
La paralisi del sonno viene associata allo stato di atonia interessante la muscolatura durante la fase del sonno, evidenziando una sorta di discordanza tra la psiche e il corpo, nonostante uno stato cosciente del cervello. Durante la paralisi del sonno lo stato temporaneo di immobilità viene vissuto in modo reale dal soggetto a livello cognitivo, mentre i muscoli si trovano ancora in fase di riposo.
Tra le cause principali della paralisi del sonno si trovano soprattutto stress, alterazioni del sonno irregolare. Lo stato di paralisi temporanea coinvolge tutti i muscoli del corpo, provocata nello specifico dall’attività gabaergica nella formazione reticolare pontina, interessante un’inibizione delle cellule presenti all’interno dei nuclei della colonna dorsale, impedendo o limitando le risposte agli stimoli sensoriali somatici.
A contrasto della paralisi del sonno si trovano soprattutto alcune tecniche di autocontrollo come cercare di concentrarsi su un punto specifico del soffitto, cercando di muovere lentamente gli occhi riacquistando la mobilità dei muscoli. A tal proposito il neuroscienziato di Cambridge University, Baland Jalal, ha elaborato un piano di intervento contro la paralisi del sonno suddivisa in diverse fasi dalla rivalutazione del significato associato all’attacco, al distacco necessario psicologico ed emotivo, alla concentrazione e al rilassamento muscolare.