I ratti domestici, noti anche come ratti da compagnia, appartengono ad una particolare categoria di ratti che vengono acquistati dagli appassionati alla stregua di un cane o di un gatto. Le origini del ratto da compagnia sono nordiche dal momento che arrivano dalla Norvegia e dall’Inghilterra. Non è complicato distinguere un ratto domestico da uno selvatico. Addentriamoci in questo mondo per molti sconosciuto e scopriamo insieme come curare al meglio un animaletto come questo e cosa dare da mangiare per una dieta perfetta.
Ratti domestici, quali sono le varietà
I ratti domestici, come avvenuto già per altre specie allevate selettivamente, presentano ad oggi diverse varietà di specie. A contraddistinguere i ratti tra loro sono diversi elementi ma 3 sono i principali: la colorazione del pelo, la marcatura ed eventuali altre caratteristiche fisiche (come le orecchie, la coda e via dicendo). Il pelo dei ratti domestici è, normalmente, di due diverse tonalità. I colori degli occhi possono essere neri, rosso, rosso scuro e rosa. Tra i più amati risultano esserci i ratti albini che, lo ricordiamo, sono quelli con gli occhi rossi e con il pelo completamente bianco.
Cosa fare prima di prendere un ratto selvatico e come curarlo
I ratti domestici hanno bisogno di attenzioni, un po’ come avviene per tutti gli altri animali che teniamo in casa. Ecco perché è necessario preparare bene i loro spazi ancor prima di andarli a prendere. Ma non solo! Una delle prime considerazioni che occorre fare prima dell’acquisto è la possibilità di convivenza del ratto con altri animali presenti in casa. Se, ad esempio, abbiamo un gatto non potrebbe rivelarsi una scelta troppo azzeccata. Altri aspetti da considerare sono i seguenti:
- Prendiamo in considerazione il tempo che possiamo dedicarci ai ratti domestici dal momento che dovremo badarci;
- Decidiamo quanti esemplari prendere considerando sempre che i ratti domestici sono animali che vivono meglio insieme ad almeno un altro loro simile;
- Acquistiamo la gabbia giusta considerando che ogni ratto ha bisogno di almeno 0,20 metri quadrati di spazio. Tra una sbarra e l’altro lo spazio non dovrebbe superare i 2,5 centimetri.
- Aggiungiamo la ciotola per l’acqua e quella per il cibo.
- Aggiungiamo il substrato migliore che possa garantire giusti livelli di assorbimento e morbidezza.
- Acquistiamo dei giochi da inserire all’interno della gabbia dato che i ratti domestici sono molto giocherelloni.
- Cerchiamo di mantenere la gabbia in una posizione dove la temperatura sia sempre compresa tra 18 e 24 gradi centigradi.
Cosa mangiano i ratti domestici?
Il tema dell’alimentazione è tra i più dibattuti tra gli amanti dei ratti domestici. Cosa mangiano questi animaletti? Quale cibo è ideale per loro? La prima cosa da tenere a mente è che una dieta varia sarebbe la soluzione migliore per i nostri ratti. Dovrebbe prevedere verdure e frutta fresca con una percentuale proteica attorno al 30%. In commercio possiamo trovare diversi mangimi per ratti che contengono già di per sé i giusti livelli nutrizionali. Abbinandovi frutta e verdura alimenteremo il ratto domestico nella maniera più corretta.
I cibi consigliati per i ratti domestici sono le lattughe, la verdura a foglia e l’erba fresca, la carota (sia cotta che cruda), i pomodori, i peperoni, il sedano, il finocchio, i fagioli e in generale i legumi cotti, il cavolfiore, la pasta, il pane, il riso, i cereali, la frutta, i biscotti, l’avena, la crusca, i cereali fioccati. Da consumare moderatamente, quindi senza esagerare, invece, altri tipi di cibi quali i piselli, le uova, i latticini, i croccantini per cani e gatti, le noci o le nocciole, i semi di girasole, la cioccolata, le castagne e le patatine fritte.
Con un po’ di accortezza e tanto affetto potremo garantire una vita serena ai nostri ratti domestici che, se in buona salute (un controllo periodico dal veterinario è sempre d’obbligo!) vivono in cattività tra i 3 e i 4 anni.