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Se sei epilettico, meglio mangiare a casa propria

E’ successo a Pesaro, dove una coppia composta da marito e moglie sono andati a cena in una pizzeria sul lungomare di Marotta di Fano. Ad un certo punto della serata si è sentita male, cadendo a terra e perdendo conoscenza per alcuni minuti.

E’ stata prontamente soccorsa dal marito ed alcuni clienti: una volta ripreso conoscenza è stata accompagnata all’auto, parcheggiata fuori dal ristorante. Nessun allarme e nessun scompiglio tra i clienti del locale. 

Ma mentre il marito va alla cassa per pagare la cena, la ristoratrice inveisce contro accusando la coppia di aver spaventato i clienti, invitando loro ad andare a casa a mangiare le pizze.

La ristoratrice ha insinuato che persone malate non dovrebbero andare in giro a cenare fuori, ma restare a casa propria, onde evitare di spaventare la clientela dei ristoratori onesti. La coppia si è rivolta alla Fie, associazione per i malati di epilessia, raccontando l’episodio discriminatorio avvenuto presso il locale. La stessa Presidente dell’associazione si è prontamente rivolta alla ristoratrice, dicendo – senza mezzi termini “Metta un cartello all’ingresso del suo locale, scrivendo che le persone con epilessia non possono entrare“.

La Presidente spiega che può capire che non si sappia come comportarsi dinanzi ad una persona che ha una crisi epilettica, ma discriminarla ed invitarla a non frequentare alcun locale, sembra un pò esagerato.

Le persone malate di epilessia, oggi, sono moltissime e l’ignoranza in merito a questa malattia è spaventosa. Non è contagiosa e nel caso, si contatta un’ambulanza esattamente per qualsiasi altro malore che può accadere normalmente, anche durante una cena al ristorante.

Questa vicenda ha scaturito molte polemiche, sia tra chi possiede questa patologia sia da chi non è colpito, in quanto tutti devono essere liberi di concedersi una cena con il proprio coniuge, senza avere il timore di stare male.

Luna:
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