Il 12 novembre 2018, all’età di 95 anni, ci ha lasciato l’uomo che ha rivoluzionato il mondo dei fumetti usando solo il potere più grande del mondo: quello della matita.
Disegnatore di professione, ha creato da dei semplici fogli bianchi quelli che noi conosciamo come gli “Eroi Marvel”.
A poche settimane dalla sua scomparsa cerchiamo di ricordarlo nei suoi momenti di vita più importanti.
Biografia
Stanley Martin Lieber, in arte Stan Lee, è nato a New York il 28 dicembre 1922 in una famiglia ebrea di origine romena.
Già da giovanissimo trova lavoro presso la Timely Comics, casa di editrice specializzata in pubblicazione di fumetti, che poi grazie al suo contributo diventerà la famosissima Marvel Comics, come addetto alle copie.
Divenne in poco tempo scrittore di riempitivi solo per aver messo il suo primo disegno su un numero di “Capitan America“, firmandosi con il suo soprannome Stan Lee.
All’età di 17 anni è il più giovane editor nel campo dei fumetti.
Partecipò come membro dell’esercito americano statunitense alla Seconda guerra mondiale e dopo ritornò al suo lavoro alla casa editrice, purtroppo in quel periodo girava una campagna pubblicitaria, creata e portata avanti dallo psichiatra Fredric Wertham e dal Senatore Estes Kefauver, in cui accusava i fumetti di corrompere le menti dei giovani lettori con immagini di violenza e ambiguità sessuale.
Stan Lee si occupò di molte testate di generi diversi, a fine decennio cominciò a sentirsi insoddisfatto del proprio lavoro e prese in considerazione l’idea di abbandonare questo lavoro.
La Dc Comics, altra casa editrice statunitense che si occupa della pubblicazione di fumetti, cambiò genere per quanto riguardava i super eroi, così nacque la “Justice League of America“.
Stan ebbe il compito di fronteggiare questo gruppo e creò i Fantastici Quattro verso la fine degli anni ’50.
Il successo arrivò in poco tempo, e con loro arrivarono altri eroi come Hulk, Thor, X Men, Dott Strange, l’Uomo Ragno e molti altri.
Questi personaggi sono stati creati col carattere più umano perché prima erano visti come persone senza alcun difetto o problema, avevano anche una brutta indole, erano malinconici, vanitosi, avidi e litigavano spesso tra di loro.
All’inizio i modelli di super eroi erano strutturati in questo modo, e gli appassionati volevano leggere.
Lee cambiò i loro caratteri e grazie a questo divenne un punto di riferimento per la Marvel.
Curiosità
Nel 1981 si trasferì in California iniziando a lavorare come sceneggiatore per i film presi dai suoi fumetti, senza però mai abbandonare il suo mestiere di fumettista, grazie al suo lavoro nel mondo del cinema è comparso come cameo e anche rappresentando se stesso, così da poter stare accanto ai “figli” creati da lui.