Chi era l’imperatrice bizantina teodora, moglie di Giustiniano a Costantinopoli? Ecco la sua storia e le curiosità che la rappresentano.
Teodora: Biografia e storia
Teodora nasce nell’anno 500 nella gloriosa Costantinopoli. Ricordata per essere stata la valorosa moglie dell’imperatore Giustiniano divenendo una potente imperatrice bizantina.
Importante passaggio nel 532 quando la folla urlava alla vittoria mentre l’imperatore era pronto per fuggire il più lontano possibile. Lei davanti al marito e ai presenti terrorizzati ha esordito sul fatto che mai nessun imperatore dovrebbe divenire un fuggiasco e che lei mai sarebbe andata via tenendo fede alle sue promesse. Parole che passarono alla storia e che al tempo hanno colpito l’imperatore e suoi seguaci tra cui il generale Bellisario. Lo stesso chiede quindi ai suoi uomini di contrastare una folla inferocita radunata all’Ippodromo: una repressione immediata e 30.000 uomini che sono stati uccisi e poi gettati da cadaveri in mare. La rivolta di Nika – passata alla storia – è cambiata grazie alle parole di Teodora.
Grazie a tutto questo l’imperatore riesce ad uscire dalla crisi molto più forte di prima, grazie alla fermezza di una donna saggia e sicura del suo fatto. Da quel momento lei prende parte a tutte le decisioni dell’impero e assolse il suo compito con grande maestria.
Teodora non proveniva da una famiglia ricca bensì umile, iniziando la sua vita come prostituta. Il padre lavorava all’Ippodromo e lei si ritrova a crescere in questo ambiente sino a quando non entra in un bordello insieme alla sorella. La storia, secondo i racconti di Procopio, pone Teodora in una condizione di grande rilievo con grande personalità e modo di fare accattivante. In questo caso altri storici hanno riscritto alcuni passaggi, definendo la vita della donna differente da quanto creduto. Fatto certo è la sua relazione con il Governatore della Libia e poi la conoscenza con Giustiniano prima come amante e poi come moglie.
Si arriva nel 527 quando la donna non ancora trentenne viene incoronata come imperatrice. Dopo il matrimonio raggiunge un livello di rispetto molto buono ed è stata sempre fedele a suo marito: nessuno ha mai osato contraddirla, perché averla come amica era molto meglio che come nemica.
L’esercito di spie di Teodoro riferivano alla donna di chi potesse mai sparlare di lei e queste persone finivano immediatamente portate in prigione e lasciate morire. Nella storia ci sono anche lati oscuri, come il suo bambino abbandonato dopo la nascita: il giorno che lui si presenta davanti alla madre, lei lo fa sparire nel nulla e ancora oggi non si conosce la verità sulla sorte.
Nel tempo riscatta le prostitute rieducandole e portandole sulla retta via, dichiarando la prostituzione un reato. Ha realizzato orfanotrofi e centri per i malati. La donna muore nel 548 mentre suo marito ha continuato a regnare per altri 17 anni.
Una donna di grande potere morale e fermezza, che di certo ha salvato un popolo e il marito dalla fuga. Ha trasformato Costantinopoli e ancora oggi viene ricordata come una delle più grandi imperatrici del passato, presa come esempio dalle generazioni successive.