In questo ultimo periodo l’attenzione degli investitori è rivolta al mercato delle criptovalute. Dopo poco più di 40 giorni dall’Halving Bitcoin, infatti, tutto ancora molto tranquillo: il settore sembrava stabile e nessun token in particolare mostrava grosse e significative variazioni di quotazione.
Tutto almeno fin quando tezos non ha iniziato una corsa al ribasso. La criptovaluta, infatti, sembra stare accusando pesanti colpi da ormai qualche settimana e potrebbe sfondare definitivamente la Resistenza.
Tezos: sotto del 7% ma non è finita
La critpovaluta, nell’ultima settimana, ha registrato un calo significativo di ben sette punti percentuale e non accenna a rimettersi in piedi.
Si sa che dopo l’Halving Bitcoin il settore delle criptovalute tende a vivere una fase di congestione (in non pochi casi anche di leggero ribasso), motivo per cui il comportamento di Tezos in parte sorprende in parte no.
È più che plausibile, infatti, che siano le criptovalute giovani a risentire maggiormente di questa fase di transazione, ma il calo mostrato da Tezos è decisamente troppo significativo.
Questo soprattutto in luce del fatto che il titolo è troppo vicino alla EMA a 200 periodi: uno sfondamento di questo valore potrebbe, secondo gli analisti, provocare un crash di oltre il 45%. Una simile batosta sarebbe difficile da superare per un titolo caratterizzato da volumi di scambio ridotti di appena 50 milioni circa.
La capitalizzazione della criptovaluta, inoltre, è appena 12° al mondo (poco più di 1,5 miliardi di dollari). Si tratta, dunque, di una realtà che ancora deve conquistarsi un posto saldo tra le big del settore.
Tezos: da Marzo sotto esame
È iniziato a Marzo l’esame degli analisti su Tezos. Allora il fenomeno era molto meno preoccupante di adesso anche perché l’intero settore delle monete digitali subì un crollo.
Tezos, in particolare, passò da una quotazione di 3,06€ del Febbraio 2020 a 1,18€ nel 18 Marzo 2020. Un crollo devastante dalla quale non si è mai ripresa.
Probabilmente la batosta subita da Tezos ha portato ad un esodo di investitori che hanno preferito ritirare i propri investimenti e migrare su altri assett, più solidi e pronti a ripartire.
Questa situazione ha complicato ulteriormente le sorti della fragile valuta e attualmente TEzos non riesce a sfondare la quota dei 2,50€.
A metà Giugno è avvenuto l’ultimo tentativo cronometrato: Tezos chiuse il 3 Giugno a 2,70€, per poi crollare nuovamente a 2,20.
Questo trend negativo si è confermato nelle settimane successive e attualmente coloro che ancora investono in Tezos sono in attesa di uno sperato rimbalzo sulla quota 2,00€.
Il mancato rimbalzo, come si è detto, potrebbe portare al crollo definitivo e, potenzialmente, al raggiungimento dei livelli di Marzo.
Criptovalute come Tezos: perché così instabili?
Il problema dell’instabilità delle criptovalute è riconducibile, fondamentalmente, alla mancanza di grossi investitori disposti a operare sul titolo e conferirgli stabilità tramite posizioni long di ampio respiro.
L’intervento dei grandi investitori, tuttavia, è scoraggiato per lo stesso motivo che spinge numerosi trader a investire sul settore: la volatilità.
Speculare su titoli molto volatili come le criptovalute può portare a profitti significativi sebbene non aiuti il titolo a consolidarsi. D’altro canto, lo si ricorda, le criptovalute sono asset tutt’altro che tradizionali.
Mantenere una posizione long di ampio respiro implica analizzare attentamente ogni assett e non è semplice farlo quando si tratta di titoli come le criptovalute, dal funzionamento molto specifico e dal regolamento del meccanismo domanda-offerta prevalentemente casuale.
Trattandosi, inoltre, di asset non centralizzati, manca completamente un punto di riferimento capace di ispirare fiducia negli utenti e, soprattutto, in coloro capaci di muovere grossi capitali.
Con le criptovalute il punto è sempre lo stesso: la fiducia deriva dall’aumento del numero di utenti che le impiegano piuttosto che dai volumi di scambio o dal numero di investitori. Di questi solo pochissimi si dedicano al trading sul lungo termine.