Il latte è sempre stato oggetto di numerose ricerche e critiche. Salvo intolleranze specifiche, non dovrebbe mai mancare all’interno di una dieta bilanciata ed equilibrata. Pensandoci bene è il primo alimento che si assume: quando si nasce, infatti, il nutrimento per i primi sei mesi di vita è costituito dal solo latte materno. Poi, quando si cresce, ci si pone dinnanzi al dubbio : farà bene o farà male?
Negli ultimi tempi, il latte è stato addirittura etichettato come uno delle cause del tumore. L’Associazione Umberto Veronesi, ha voluto fare chiarezza sull’argomento, al fine che non si creasse un timore in parte infondato.
Il latte ed i suoi derivati vanno eliminati totalmente dalla dieta, in caso di intolleranza al lattosio. Se non si patisce di questo disturbo, il consumo base sarebbe 2 o 3 porzioni di latte e yogurt al giorno (due tazze, per intenderci), aggiungendo tre porzioni di formaggio alla settimana, prevalentemente scremati e non stagionati o grassi.
Il latte, inoltre è da considerarsi un alimento completo, grazie al contenuto di proteine come caseina e lattalbumina. Queste rappresentano circa n terzo del fabbisogno giornaliero di ogni persona. Da non dimenticare il calcio, presente nel latte (ed in molte fonti vegetali, noci ed acqua).
Una giusta assunzione di latte e derivati, costituisce un ottimo apporto di vitamine, proteine e calcio ideali per il nostro organismo, adatte alla formazione del sistema immunitario e dello sviluppo delle ossa, senza il rischio di osteoporosi anticipata o durante il periodo della vecchiaia.