Whatsapp è senza dubbio una delle App più utilizzate negli smartphone che hanno a disposizione un sistema operativo aggiornato. Se fino a ieri pensavate che fosse anche un App a prova di privacy, vi siete sbagliati di grosso.
Le ultime funzionalità e release, stanno lasciando seriamente dubbiosi gli utilizzatori dell’applicazione. Il ricercatore Bob Heaton sta conducendo un’indagine ed in queste ore sta rilasciando quelle che sono le documentazioni sulle sue scoperte, in merito all’applicazione e la privacy che non c’è.
Solamente verificando lo stato “online” è possibile conoscere gli
Oltre al messaggio, che alcuni utenti nascondo “ultimo accesso alle….”, ci sono altre funzionalità rintracciabili all’interno del menù dell’applicazione che registrano e divulgano lo stile di vita di ciascuno di noi.
Possiamo, grazie all’estensione del browser, conoscere ogni tipo di abitudine di tutti i nostri contatti anche quelli più attenti alla privacy. Facendo inoltre un controllo incrociato è possibile anche sapere con chi sono state fatte alcune conversazioni e cosa, nel dettaglio, sia stato scritto. Un vero e proprio addio alla privacy e al volersi dire cose segrete. Infatti, sin dall’inizio, Whatsapp risultava essere l’unica applicazione “social”, in grado di non essere intercettata dai satelliti e vari controlli: bene, ora sappiamo che non è così ed ogni cosa scritta potrebbe essere usata contro di noi.
Non solo Whatsapp, ma anche Messenger ed ogni tipologia di messaggistica hanno questa funzionalità nascosta. In alcuni casi potrebbe rivelarsi utile ma in altri casi sarebbe veramente imbarazzante.
Gli studi del ricercatore americano continuano e speriamo trovi anche una soluzione logica a questa mancata privacy, nascosta da tale da tanti anni.
Attenzione quindi a tutto quello che scriviamo e che riportiamo, un giorno potrebbe essere divulgato a tutto il mondo.